Le malattie dell’animo

Luca Vivan
3 min readAug 24, 2020

Il coraggio di uno sguardo

Illustrazione trovata su Pinterest

C’è una pandemia silenziosa, che non richiama l’attenzione dei media, della politica e nemmeno del sistema sanitario, che non rischia la saturazione delle terapie intensive. È una pandemia che non prevede mascherine, gel o prenotazioni obbligatorie dei concerti. Si consuma nel silenzio, un silenzio assordante.

Ogni anno nel mondo muoiono per suicidio 800 mila persone. Un numero che vuol dire poco, finché non vai al funerale di una donna di 40 anni che pensavi si fosse “ripulita” dell’alcol e della depressione, e che invece si è uccisa in casa. Un numero che vuol dire poco, se non ci hai provato anche tu.

Sono le malattie dell’animo la grossa piaga che colpisce il mondo sviluppato, tecnologico, la società del benessere (che bel paradosso), libera e progredita. Malattie dell’animo e non della mente, perché trovo estremamente stupido ridurre la complessità di una vita umana alla sua mente.

Ne parlo non per indagare cause, per additare colpevoli, per richiamare il pietismo su chi ne soffre, ma per parlarne. Perché una società che non è capace di prendersi cura di chi soffre nell’animo non è una società degna di questo nome, ma è solo un aggregatore di individui che lotta l’uno contro l’altro e contro il pianeta. Ma effettivamente è questo che siamo, al netto dello storytelling e del marketing sociopolitico da cui siamo investiti.

Non ti piace quello che sto dicendo. Nemmeno a me, ma va detto, perché solo riconoscendo i problemi li possiamo risolvere, solo guardando il lato oscuro della nostra umanità possiamo liberarci e illuminarci davvero.

Non si raggiunge l’illuminazione immaginando figure di luce, ma portando alla coscienza l’oscurità interiore.

Carl Gustav Jung

Che siano le congiunzioni astrali o l’enorme crisi della società cosiddetta occidentale, acuita dal fattore Covid, è arrivato il momento di guardarci in faccia, di gettare le maschere: quella dello squalo che deve mangiarsi il mondo, quella del bravo bambino che compiace ad ogni costo il potere riconosciuto, quella del ribelle che lotta contro ogni sistema, alimentandolo sempre più. Le maschere sono tante altre, il teatro sociale che abbiamo costruito stando assieme è vasto e articolato, ma non servono migliaia di tipologie per affermare che siamo malati, che la terra è malata.

“L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.”

Italo Calvino, Le città invisibili

Serve una cura, urgente, necessaria, qualcosa che scuota i rami addobbati di perline, di microchip e tonnellate di plastica. Serve una rivoluzione senza bandiere, senza partiti e movimenti, senza religioni. Il paradiso è già qui, ma prima dobbiamo salire il purgatorio. Non ci saranno sussidi, non ci sarà un recovery found ma una sola domanda: quanto siamo disposti a soffrire pur di liberarci?

(…) Ma se siete timorosi
e nell’amore cercate soltanto la tranquillità e il suo piacere,
allora meglio per voi che ricopriate le vostre nudità
allontanandovi dall’aia dell’amore,
nel mondo senza stagioni dove riderete
ma non di tutte le vostre risa
e piangerete
ma non di tutte le vostre lacrime.
L’amore nulla dà se non se stesso
e non prende nulla se non da se stesso.
L’amore non possiede né vuole essere posseduto;
poiché l’amore basta all’amore (…)

Khali Gibran, Il profeta

Ho inserito molte citazioni, non per riempire lo spazio o perché “fa figo”, ma per il piacere di lasciar parlare delle frasi che mi hanno accompagnato tutti questi anni, anni che non voglio chiamare di lotta (detesto questo gergo militare applicato ad ogni cosa, soprattutto alla medicina), ma di comprensione delle malattie dell’animo, anni di ricerca di una cura.

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Luca Vivan

Writer, poet and storyteller. I let the words come and spread. I write to give voice to beauty and mindfulness wherever I am. www.lucavivan.com